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.Buonasera, questo è un argomento molto frequente eppure finora non ho ancora avuto l'occasione di dire la mia quindi lo faccio adesso. I miei pg sono tutti diversi in tutti i modi possibili e immaginabili quindi un pò esclusi\incompresi\non accetati dalla società anche se questo a volte può non essere molto grave come nel caso di Fergus,il mio nuovo pg,lui non prova attrazione sessuale, mangia come un uccellino nei giorni in cui non pè invitato a fare pasti luculliani e sopratutto ha un'ossesione\amore quasi patologico per il suo denaro. Il suo passato non presenta traumi particolari a meno che non si voglia definire come trauma una vita da nomade in cui ha combatutto molti briganti,ladri e maghi oscuri di ogni genere.
Quindi secondo me dipende anche da che storia vogliamo raccontare dei pg ionfatti io non inserisco traumi a caso ma con un motivo ben preciso. Se creo un pg veramente cattivo, ad esempio, inserisco situazioni di abusi ma anche qui ho dei limiti. Aggiungo che a volte i miei pg hanno passati dolorosi ma non hanno dolore nel presente. Qui sono abbastanza equilibrata e sto cercando di alleviare i drammi personali di Jeffrey,uno dei pg più tristi che abbia mai creato. Magari non ci riuscirò del tutto ma in qualcosa sì.
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+5 .
Trovo la questione dei traumi molto delicata in merito ai personaggi, perché cadere nel banale è facilissimo:
ne ho letti di personaggi x che perdono i genitori/subiscono abusi/hanno traumi y e di fatto la lor vita non ne è impattata salvo per fare il drammino sterile letto migliaia di volte.
Un vero trauma, per me, è un evento che cambia la vita e il modo di essere del personaggio nel concreto, che lo porta ad avere una visione diversa del mondo e che non sia una scusa per far succedere un qualcosa piuttosto che un'altra. Un esempio lampante di questo sono quei drammi creati successivamente, ad hoc per una determinata situazione ma mai neanche accennati precedente, se non proprio in netto contrasto con quanto detto prima.
Anche perché fare personaggi con i drammini è quanto di più facile e cheap possibile, è molto più difficile ruolare un personaggio che da una vita "normale" passa ad una vita orribile, perché meno equipaggiato ad affrontare una situazione problematica e pericolosa.
In questo adoro il povero Jeffrey, che ha una sequela di sfighe incredibili da cui si risolleva pian piano
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+2 .Trovo la questione dei traumi molto delicata in merito ai personaggi, perché cadere nel banale è facilissimo:
ne ho letti di personaggi x che perdono i genitori/subiscono abusi/hanno traumi y e di fatto la lor vita non ne è impattata salvo per fare il drammino sterile letto migliaia di volte.
Un vero trauma, per me, è un evento che cambia la vita e il modo di essere del personaggio nel concreto, che lo porta ad avere una visione diversa del mondo e che non sia una scusa per far succedere un qualcosa piuttosto che un'altra. Un esempio lampante di questo sono quei drammi creati successivamente, ad hoc per una determinata situazione ma mai neanche accennati precedente, se non proprio in netto contrasto con quanto detto prima.
Anche perché fare personaggi con i drammini è quanto di più facile e cheap possibile, è molto più difficile ruolare un personaggio che da una vita "normale" passa ad una vita orribile, perché meno equipaggiato ad affrontare una situazione problematica e pericolosa.
In questo adoro il povero Jeffrey, che ha una sequela di sfighe incredibili da cui si risolleva pian piano
*Look in danielone nazionale*
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+1 .Trovo la questione dei traumi molto delicata in merito ai personaggi, perché cadere nel banale è facilissimo:
ne ho letti di personaggi x che perdono i genitori/subiscono abusi/hanno traumi y e di fatto la lor vita non ne è impattata salvo per fare il drammino sterile letto migliaia di volte.
Un vero trauma, per me, è un evento che cambia la vita e il modo di essere del personaggio nel concreto, che lo porta ad avere una visione diversa del mondo e che non sia una scusa per far succedere un qualcosa piuttosto che un'altra. Un esempio lampante di questo sono quei drammi creati successivamente, ad hoc per una determinata situazione ma mai neanche accennati precedente, se non proprio in netto contrasto con quanto detto prima.
Anche perché fare personaggi con i drammini è quanto di più facile e cheap possibile, è molto più difficile ruolare un personaggio che da una vita "normale" passa ad una vita orribile, perché meno equipaggiato ad affrontare una situazione problematica e pericolosa.
In questo adoro il povero Jeffrey, che ha una sequela di sfighe incredibili da cui si risolleva pian piano
Grazie per l'sapprezamento, anche per me un trauma è qualcosa che cambia infatti li studio per i miei pg villan in altri gdr.. -
+1 .
Forse Nicholas e il mio altro pg non di questo gdr sono gli unici due senza traumi particolari. Certo, ci sarebbe il demone che ho in un altro gdr ma lui ha vissuto delle guerre quindi non sono stati traumi interni alla sua vita ma esterni. Voglio dire,i traumi interni sono quelli dentro la vita del pg,i traumi esterni sono traumi e comunque non c'è bisogno di traumi,a volte possono esserci anche delle leggere difficoltà come nel caso del mio terzo pg in creazione che da quando ha cominciato i suoi viaggi di affari si è trovato a che fare con banditi di ogni genere. .
Traumi dei pg |
