Fallimento dei propri PG

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    Mentre preparavo tante cose belle da farvi ( :dettacosi: ) mi è venuto in mente uno dei temi più discussi non solo qui, ma in generale nei GDR: il tema del fallimento del proprio personaggio.
    O meglio, come noi player affrontiamo i fallimenti dei nostri personaggi. Non è raro aver sentito alcuni player dire che loro prendono ciò che accade al proprio PG molto sul personale, vuoi per affetto, vuoi perché è come se si vedesse il fallimento di X come il proprio, e quindi la cosa va a creare stress se non proprio fastidio verso gli altri player che magari hanno contribuito a questo fallimento.
    Poi chiaramente il discorso si può allargare anche ad altre dinamiche, però sarebbe bello concentrarsi proprio sul concetto di fallimento.

    Sapendo di non fare testo, in quanto master di lunga data (e quindi insensibile alle sofferenze dei miei fucking donkeys :f: ) però volevo sapere come la pensavate in merito, anche perché mi rendo conto che è un tema delicato. Non abbiate paura di dire alcunché, se qualcuno vi rompe le scatole lo/la cacciamo fuori a calci in culo :f:
     
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    Argomento interessante. Bè, per me dipende dai pg perchè Jeffrey, la sua storyline, rispecchiano in qualche modo delle sofferenze che io stessa ho subito quindi lui è abituato al fallimento :piang: anche se lo vive male lo stesso.
    Invece Nicholas se fallisce si rialza subito perchè lui è l'ottimismo fatto persona quindi non si dispera quasi mai. Invece parlando del mio terzo pg, Fergus, quello che dico sempre che sto creando,lui ha trasformato ogni suo fallimento in sucesso per la sua determinazione,forse è il più saggio dei tre
     
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    Eccoci! Chi mi conosce da più tempo sa quanto questo sia vero e quanto io possa diventare fastidiosa ed aggressiva, tra l'altro il più delle volte avendo torto. Tra l'altro sono anche perfettamente consapevole che sia sbagliato perché facilita un mescolarsi di on ed off che non va mai bene; non dico che non farlo mai sia fattibile perchè siamo essere umani, ma è qualcosa che non si dovrebbe fare ecco. Per quanto riguarda la sottoscritta è un problema ancora più complesso sul quale incidono diversi fattori di cui il pg coinvolto è solo il primo. Ci sono alcune situazioni che cerco proprio di evitare come la peste, quando posso, perché mi creano un disagio emotivo. So che a volte sono necessarie e che possono far crescere sia il personaggio che il player, ma quando le ruolo sto proprio male e faccio sempre casini; vado in ooc oppure mi do la zappa sui piedi; soprattutto cerco di portarle a termine prima possibile. Ci sono poi tutte quelle zone grigie che possono crearmi più problemi con determinati personaggi e meno con altri, vuoi per il personaggio in sé o vuoi proprio per quanto sono legata ad esso. Ci sono anche fattori esterni che influiscono (purtroppo) ma meno: diciamo che se mi girano le palle off è molto facile che un qualunque fallimento mi crei più problemi di quando sono rilassata.
     
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    Egomi gui.
    Allora è un argomento delicato.
    Per me dipende molto dal pg.
    Jackie piglia e si fracassa a momenti muore ... Oh Well...
    Meth piglia e si sbuccia un ginocchio : OMIODIO IL MIO PRECIOUS.
    Quindi insomma dipende credo da quanto uno poi fattivamente empatizzi con quel pg.
    Alcuni possono martoriarmeli senza che io batta ciglio o quasi, chiaramente un pò di dispiacere c'è sempre ecco però na roba molto blanda, altri sono capace di piangerci ma non perchè mi incazzo con X che muove pg Y che ha fatto quella cosa al mio pg, ma proprio perchè immagino come sta il mio pg in quella situazione e mi vengono i lacrimoni; tipo quando vedi i video dei gattini abbandonati.
    Quindi diciamo che non ce l'ho mai con l'altro o gli altri player ma proprio mi piglia male per le mie povere bestie.

    Boh sarà che vedo il pg come una mia creazione e ho sempre sto rapporto morboso con quello che esce dalla mia mente, come lo staff ( specialmente quei poveri cristi degli altri master) sa, sono anche così con le mie quest, che li trucido se toccano qualcosa ma non per mancata fiducia nelle loro capacità ma proprio perchè c'è qualcosa di estremamente personale, per me, nel creare una roba ( pg, quest, ecc.) dal niente.

    Altra cosa, mado sarà lungo sto messaggio , perdonatemi, da cui secondo me dipende il tutto è proprio il rapporto che si ha con la scrittura. Cioè se la si usa come passatempo easy che quando ho tempo mi ci metto , oppure come forma di catarsi personale; dipende dall'introspezione del singolo, insomma è tutto molto soggettivo e varia su diversi parametri a mio parere.
    Sono d'accordo con Giulia che ha detto che molto va anche a come il player, personalmente sta. Vuoi o non vuoi se uno sta girato di palle off, un pò, ce lo mette nel pg o in quello che fa, motivo per cui cerco sempre di utilizzare pg con cui il mio mood off vada bene XD
    tipo se sto un cesso non scrivo Charlie, ecco XD

    Mo bast. che ho rotto er cazzo.
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    Onestamente? In off sono una persona estremamente autocritica. Sto sempre molto attenta a non sbagliare niente, perché vedo i fallimenti come una sconfitta personale.
    In on, per me è esattamente il contrario. Non mi dispiaccio dei fallimenti dei miei pg, forse, perché li considero un po’ una valvola di sfogo.
    Non vado a cercare attivamente situazioni che possano metterli in difficoltà, ma se capitano, le sfrutto volentieri e cerco di utilizzare eventuali cose brutte come mezzo di crescita per loro.
    Un po’, credo, i loro fallimenti me li facciano piacere ancora di più. Non so, ma me li fa sembrare più veri e meno prodotti di parole assemblate dal mio cervello.
     
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    Vabè rispondo qua poi giuro rispondo a una role di martin che ho raggiunto il livello massimo del pagliacciometro con lui :clown:


    Allora, più loro falliscono e più io sono felice.
    Ma pure nella vita, cioè niente di nuovo. La mia skill in autosabotazione è al livello massimo. Pensate, potevo fa il presidente del consiglio come Giorgiona e invece oggi ho pranzato con il latte di soia direttamente dal cartone

    Una cosa mi fa incazzare ed è quando sbaglio i dadi oppure capisco male quello che ha scritto il master quindi faccio io errori di distrazione o cose così. Ecco, quello mi dà fastidio non lo nego

    In generale fatico parecchio a sentire i sentimenti dei miei e degli altrui PG quindi non mi dispiaccio. Io empatia 23 proprio. A proposito apriamo il topic sulla scheda livello dei player
     
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    CITAZIONE (Amos Shaltiel @ 6/2/2024, 22:57) 
    A proposito apriamo il topic sulla scheda livello dei player

    Eseguo (sempre io che dovrei masterà. a clown is born)
     
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    Concordo con Eva,mi sembra sia lei, ha detto che dipende anche dal rapporto che si ha con la scrittura. Sapete già,perchè mi sembra di averlo già detto,che io guardo video che parlano di come scrivere e di conseguenza di come inserire anche i fallimenti dei pg nella storia. Parla anche di come distribuire bene i fallimenti nella trama dei diversi personaggi senza esagerarli bilaciandoli,io seguo questo schema. Una volta ero troppo prottretiva con i miei pg in altri gdr, non volevo neanche che si sbuciassero un ginocchio, per dire perchè ai miei inizi da player avevo sperimentato l'angnst puro quindi non volevo passare per le stesse situazioni. Ora sto cercando di bilanciare le cose in un modo o nell'altro anche perchè un fallimento può derivare da una piccola cosa
     
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    Oggi mi annoio e so tre giorni che qui piove, quindi riesumo vecchi topic giusto per fare un po' la divah

    Ne ho passate di cotte e di crude sull'argomento, che è molto più vasto di quel che sembra proprio perché le sfaccettature umane lo sono altrettanto ☹️
    A me personalmente non frega assolutamente niente di quel che accade ai miei pg, perché per la mia inventiva e il mio modo di essere la risorsa più preziosa è lo stimolo esterno. Dato che per me ruolare è uno sfogo, e ogni pg è un lato del mio pensiero che mi va di esprimere, più mi si dà carburante meglio è, soprattutto se si tratta di cose negative.
    Ad ogni modo credo che ognuno abbia l'assoluto diritto di viversi il rapporto col proprio personaggio nel modo che più sente consono e veritiero con se stesso e di muoverlo come caspio gli pare. Il mio modo può essere sbagliato o inadatto per Pinco, così come per me può essere meglio di quello di Panco. Accettarlo permette a tutti di viversi il gioco nel modo più tranquillo e leggero possibile.

    Quello che temo sempre è la, spesso inconsapevole, mescolanza fra on e off. Se al mio pg sta antipatico o tratta male quello di utente X non vuol dire che voglio prendere in giro o trattare male utente X indirettamente. Così, se il mio pg ha una cotta per il pg di utente X non vuol dire che conservo una morbosa attrattiva verso il player.
    Alla stessa maniera se il mio pg subisce qualcosa di negativo, soprattutto in quest dato che di mezzo ci sta l'elemento C (il dado, maledetto), non ci si può far niente. Si suppone che il master sia sempre oggettivo, quindi c'è da volare basso. Mi addannerei per errori di calcolo (cosa che sicuramente farò, perché voi cattivelli avete impostato un regolamento per gli incantesimi e i danni da sfrangicervello, infatti ne approfitto per annunciarvi che cerco un potenziale contabile da pagare in foto e video di gatti e tanti sorrisi per fare i calcoli al posto mio), di giudizio ecc. Fermo restando che certe scelte e certi errori sono ineludibili e perfettamente giustificabili a seconda per carattere del pg. Poi, con un po' di arguzia si può sempre cavare un po' di positivo dalle scemenze fatte, e allo stesso modo ribaltare tutta la situazione.
    Al netto di ciò, mi piace vedere la storia del personaggio come un vero e proprio arco narrativo in continuo divenire grazie agli spunti di trama del gioco in sé. Quindi deve includere per forza momenti neri, che il pg dovrà tentare di superare. L'esito, anche se negativo, per me deve rimanere un'incognita, altrimenti meglio che vada a scrivere un libro per conto mio.
     
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    Quell'attimo di momento che ho libero e mica lo uso per rispondere alle role, no. Vabbé.

    Io ho notato che la mia relazione con ciò che accade ai pg è altalenante ed è profondamente cambiato anche negli anni e per via proprio dei suddetti anni che sono passati. Considerate che io ho iniziato a giocare a 12/13 anni e non solo sui forum ma anche su vere e proprie piattaforme che permettono di portare avanti role in tempo reale in chat. Ve lo dico perché questo tipo di giochi hanno una dinamica completamente diversa rispetto che qui, in questi altri gdr se succede qualcosa al tuo pg non può "vederlo" in anticipo, succede nell'immediato e non hai nemmeno tempo di dire "no aspetta, a me non va bene che vada così, organizziamoci diversamente". Di conseguenza me ne sbattevo altamente di tutto ciò che succedeva ai pg, seguivo un po' il flow.
    Dopo qualche anno ho iniziato a passare da giochi "tranquillI" (letteralmente ambientazioni moderne in città e basta, praticamente mi creavo un pg che si muoveva come io che vado a fare shopping a Busto Arsizio) a roba con ambientazioni più particolari e costruite, tra cui anche HP, e lì ovviamente creavo delle vere e proprie storie super articolate legate alla trama e se qualcosa andava male ci rimanevo male o mi incazzavo proprio. RIsultato? Alle volte lasciavo proprio i gdr perché mi scocciavano quei fallimenti, ma soprattutto averci speso tempo. Ho iniziato un vero e proprio periodo di esodo dove passavo da gdr a gdr cercando dove poter creare quella storia e andarmene se non era possibile o se la finivo.
    Adesso che sono riapprodata sui forum mi ritrovo abbastanza disinteressata a cosa accade ai miei pg, sempre ovviamente che abbia un minimo di logica. E purtroppo in realtà questo lo trovo negativo, perché non mi dà la motivazione a fare quel di "più" per poter magari intrecciare una storia con la trama o semplicemente far fare cose più particolare ai miei pg.
    Secondo me l'equilibrio perfetto sarebbe un po' di entrambi, ma sinceramente al momento non riesco a raggiungerlo
     
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    CITAZIONE (Murph Doherty @ 24/4/2024, 12:52) 
    Quell'attimo di momento che ho libero e mica lo uso per rispondere alle role, no. Vabbé.

    Io ho notato che la mia relazione con ciò che accade ai pg è altalenante ed è profondamente cambiato anche negli anni e per via proprio dei suddetti anni che sono passati. Considerate che io ho iniziato a giocare a 12/13 anni e non solo sui forum ma anche su vere e proprie piattaforme che permettono di portare avanti role in tempo reale in chat. Ve lo dico perché questo tipo di giochi hanno una dinamica completamente diversa rispetto che qui, in questi altri gdr se succede qualcosa al tuo pg non può "vederlo" in anticipo, succede nell'immediato e non hai nemmeno tempo di dire "no aspetta, a me non va bene che vada così, organizziamoci diversamente". Di conseguenza me ne sbattevo altamente di tutto ciò che succedeva ai pg, seguivo un po' il flow.
    Dopo qualche anno ho iniziato a passare da giochi "tranquillI" (letteralmente ambientazioni moderne in città e basta, praticamente mi creavo un pg che si muoveva come io che vado a fare shopping a Busto Arsizio) a roba con ambientazioni più particolari e costruite, tra cui anche HP, e lì ovviamente creavo delle vere e proprie storie super articolate legate alla trama e se qualcosa andava male ci rimanevo male o mi incazzavo proprio. RIsultato? Alle volte lasciavo proprio i gdr perché mi scocciavano quei fallimenti, ma soprattutto averci speso tempo. Ho iniziato un vero e proprio periodo di esodo dove passavo da gdr a gdr cercando dove poter creare quella storia e andarmene se non era possibile o se la finivo.
    Adesso che sono riapprodata sui forum mi ritrovo abbastanza disinteressata a cosa accade ai miei pg, sempre ovviamente che abbia un minimo di logica. E purtroppo in realtà questo lo trovo negativo, perché non mi dà la motivazione a fare quel di "più" per poter magari intrecciare una storia con la trama o semplicemente far fare cose più particolare ai miei pg.
    Secondo me l'equilibrio perfetto sarebbe un po' di entrambi, ma sinceramente al momento non riesco a raggiungerlo

    io ho un pò lo stesso problema, non volevo che i miei pg fallissero quando ho cominciato a ruolare da adolescente. Ora sono una giovane donna che crea pg sempre con qualche diversità quindi ovvio che falliscono ma possono trasformarlo in un sucesso come fa il mio ultimo pg
     
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    Capire che il fallimento dei personaggi è una cosa positiva penso sia uno degli scogli più difficili da superare per un player. Ma quando ci si riesce è una cosa estremamente gratificante
     
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    O almeno credo che questa sarà la mia reazione quando un mio pg fallirà :ran:
     
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    Risposta breve: se il pg fallisce sti cazzi.

    Risposta un po' meno breve. La vita è fatta di fallimenti e cercando io una realisticità nel gioco li accetto senza storcere il naso. Mi dispiace? Ovviamente sì. Me la prendo? Mai.
    Personalmente mi da più fastidio quando il gioco mi costringe a prendere decisioni che il mio pg in quella situazione non prenderebbe perché comunque va portato avanti. Tipo in quest, quante volte avrei voluto far fare il fugone abbandonando tutto e tutti, oppure rimanere immobile paralizzando il pg dalla paura.
    Per il resto no. Una serie di incantesimi mal riusciti, azioni annullate, trattamenti a pesci in faccia, bullisimo, tracollo psicologico sono tutte cose che accetto e tante volte cerco.
     
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    Secondo me molto sta nel momento della creazione del PG. Come ce lo immaginiamo? Come una persona forte che ha sempre ragione? Perché la mia opinione è che il fastidio non è tanto nel vedere il fallimento del proprio PG, ma nel pensare che il modo in cui noi vediamo il nostro PG non è il modo in cui lo vedono anche gli altri player.

    Ad esempio se io penso che il mio PG è buono mentre per gli altri player è uno stronzo, allora potrei soffrirne (sempre nei limiti del fatto è che un hobby...). Se vedo il mio PG come forte e incrollabile ma a causa delle condizioni esterne devo ruolarmi un fallimento allora ecco che l'immagine che ho del personaggio viene intaccata. E io posso continuare a vederlo roseo e perfetto, ma devo scendere a patti che per gli altri lui avrà fallito...

    La cosa migliore per me è guidare nella narrazione anche i fallimenti. Diventa un po' cringe quando il player nega il fallimento e narra il suo PG come se fosse perfetto, ma è chiaro ed evidente a tutti gli altri player che il proprietario del personaggio è in negazione :elcringe:

    Quindi ecco magari in fase di creazione della scheda è bene pensare un personaggio che sia tridimensionale e in grado di fallire non soltanto sui suoi punti deboli, ma anche e soprattutto sui suoi punti di forza. E più una cosa ti riesce bene, più fallire è rovinoso, quindi bene metterlo in conto fin da subito in maniera da non vedersi il PG distorto e spersonalizzato nel momento del fallimento


    Poi personalmente quando creo un nuovo personaggio penso prima a tutte le sue debolezze, lati negativi, errori e rimpianti, e poi gli aggiungo le cose belle
     
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15 replies since 6/2/2024, 18:11   289 views
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