Le contraddizioni del mondo magico

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    La terribile

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    Da piccola guardavo i film e leggevo i libri di Harry Potter con immenso fascino e stupore, fantasticando di poter far parte di quel mondo così colorato e particolare. Purtroppo con l'età questa visione infantile viene lasciata alle spalle, sostituita da interrogativi che ci rendono ormai più vicini ai nostri genitori che mai: come cazzo si regge in piedi l'economia del lavoro del mondo magico?
    Praticamente la gente può fare quasi di tutto, le uniche cose non contemplate sono la creazione di cibo e oggetti dal nulla.
    Ora, considerando che:
    - il ministero della magia è ovviamente un caso a parte in quanto prevede una serie di lavori di "gestione" e ordine, di conseguenza sono quantomeno necessari
    - che non tutti i maghi sanno fare tutto, quindi magari i pozionisti/erbologhi ecc offrono un servizio a maghi che sono delle pippe atroci in quella materia e averne almeno un paio in zona risulta quindi essenziale
    - che i commercianti offrono bene o male servizi di diverso genere che esistono proprio in virtù del fatto che vengono cercati e pagati
    - che lavori pericolosi come può essere magari il dragologo e compagnia bella sono giustamente cose in mano a poca gente che decide di seguire quella strada

    Per il resto dei lavori è davvero necessario assumere gente?
    Il senso sarebbe, se io possiedo un ristorante e sono in grado di incantare la roba in modo che svolazzi e vada da sola al tavolo, a cosa mi serve assumere tre/quattro camerieri che portano la roba per me ai tavoli? Oppure, ho una pasticceria, a cosa mi serve assumere altri pasticceri se posso sventolare la bacchetta e preparare senza fatica diversi dolci in contemporanea? E così via. Non dico che non ci sia più motivo per assumere gente, però effettivamente molte piccole attività possono benissimo accontentarsi di una manciata di dipendenti, il minimo indispensabile, e non avere necessità di altre persone. E' da giorni che penso a questa cosa ed effettivamente mi chiedo sempre più spesso come faccia il mondo magico a portare avanti la propria economia se consideriamo che la presenza della magia stessa può portare a un picco di disoccupazione.
    Com'è possibile? Forse maghi e streghe sono in numero talmente ridotto da non avere per ora problemi con una richiesta del lavoro troppo alta? Però anche in quel caso, se la gente è poca vuol dire che anche di conseguenza c'è meno bisogno di lavoro quindi.... boh?

    Ditemi che non sono l'unica che ogni tanto si interroga sulle apparenti contraddizioni del mondo magico, anche voi avete trovato cose che non sapete spiegarvi?
     
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    Per me non è un caso che ci siano tante botteghe, e in generale rivenditori senza dipendenti (Olivander) o con poca gente (il Paiolo). Sicuro tantissimi sono impiegati nel pubblico, e si vede con la maggior parte impiegati nel Ministero :micio:

    Credo poi che la maggior parte dei maghi è piuttosto scarsa, quindi non può fare granché e quindi non è così diverso dalle persone normali. A me per assurdo pare impossibile che i Weasley siano così poveri, cioè come fai a diventare povero nel mondo magico se di fatto appunto non hai bisogno di fare lavori manuali
     
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    Io credo che i maghi siano fattivamente pochi.
    Motivo per cui tendono a sposarsi giovanissimi e a figliare ancor più giovani (max 20/21 anni), quindi credo per quello non ci siano problemi per quel motivo
     
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    Topic interessante,è una cosa a cui non avevo mai pensato e ho visto a proposito dei video sui Weasley che dicevano che loro non sono così poveri come sembrano perchè si possono permettere i biglietti per le partite di Quiddicht e di mandare i propri figli a scuola ma non si preuccupano di dare a Ron qualcosa di non usato. Secondo me,oltre agli altri motivi che ci possono essere, i maghi che non sono ricchi di famiglia hanno un'incerta stabilità economica e questo perchè esistono Voldemort,i Mangiamorte,insomma i vari nemici che costringono a spendere soldi per combatterli
     
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    Beh i biglietti del Mondiale di Quidditch gli erano stati regalati. Sicuro poveri lo sono. Non poverissimi perché già il fatto di avere una casa non li rende dei barboni. Sono semplicemente una famiglia con molti figli che quindi deve fare economia.

    Io concordo con Eva. Anche per me maghi e le streghe in realtà sono pochi. E a parte quelle 3/4 istituzioni esistenti, il resto è tutto produzione e rivendita di beni. I servizi sono molto meno in proporzione confronto alla nostra società.
    Resta il fatto, comunque, che la magia ha diversi limiti quindi molte specializzazioni "babbane" esistono anche nel loro mondo (guarda Stanley Picchetto che fa il bigliettaio sul Nottetempo) o si traducono nella sua versione magica.
     
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    E poi c'è il mio nuovo pg,un nato babbano di 75 anni che ha fatto tanti lavori in vita sua sia nel mondo babbano sia nel mondo magico :nic2:
     
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